Giorgio (Al Bano), fresco di laurea in ingegneria, rifiuta un comodo posto di lavoro offertogli dal suocero (Riccardo Garrone), e sceglie di avventurarsi nella gestione di una miniera in Kenia. La moglie Livia (Susanna Martinková) decide di non seguire il marito, che inizia a dubitare della fedeltà della donna. Alla terza collaborazione consecutiva con Al Bano, dopo Nel sole (1967) e L'oro del mondo (1968), Aldo Grimaldi percorre la medesima e ovvia strada del musicarello sentimentale. In assenza di Romina Power, la partner sentimentale del noto cantante è la semisconosciuta Susanna Martinková (una piccola parte per lei nel 1985 in Fracchia contro Dracula di Neri Parenti). Il tentativo di rinnovare minimamente un canovaccio abusato si rivela un buco nell'acqua. In assenza dei fidi Franchi e Ingrassia, il peso della comicità regge solo sulle spalle del solito Nino Taranto, con scarsi risultati. Penosi e abbozzati sia il risvolto melodrammatico (il segreto conservato da Livia) sia il messaggio contro il razzismo propagandato dal personaggio di Al Bano.