La principessa Rapunzel, sequestrata da una perfida strega che ne sfrutta le chiome magiche con poteri di ringiovanimento, scende a patti con il furfante Flynn Ryder: lui la libererà temporaneamente per consentirle di vedere un gioco notturno di lanterne di cui è da sempre incuriosita; lei, in cambio, gli consegnerà un diadema prezioso.

Libera reinterpretazione della fiaba Raperonzolo, tramandata dai fratelli Grimm, è un mediocre tentativo, da parte della Disney, di riproporre un classico rivisitato con un'eroina caparbia che dovrebbe tenere il confronto con le memorabili principesse che l'hanno preceduta. Non ci riesce: il film è ordinario e convenzionale nello strutturare perfino i più canonici schemi dinamici tra i personaggi (protagonista – oggetto del desiderio – antagonista). Colpisce però per accuratezza e intensità la sequenza delle lanterne, con la canzone I See The Light in sottofondo, firmata da Alan Menken e Glenn Slater e candidata all'Oscar come miglior brano originale. Curiosità: Rapunzel è la prima principessa Disney a disporre di poteri soprannaturali e la prima cui sia dedicato un film in CGI.