Un freddo responsabile delle risorse umane (Mark Ivanir) deve riconoscere il cadavere della vittima di un attentato terroristico avvenuto nel cuore di Gerusalemme: Yulia (Galina Ozerner), rumena da lui stesso licenziata in precedenza. L'uomo deciderà di compiere un viaggio in Romania, alla ricerca della famiglia della ragazza.

Terza opera del prolifico regista israeliano Eran Riklis, Il responsabile delle risorse umane segue la strada tracciata da La sposa siriana (2004) e da Il giardino di limoni (2008), a partire dalla situazione privata e intimista che diventa emblematica di un contesto più vasto (le storture del mondo del lavoro e, più in filigrana, la bollente situazione israeliana) e dal tono agrodolce – con dramma e commedia a braccetto – di fondo. Il risultato è estremamente coerente con la poetica dell'autore, anche se il film non aggiunge molto alla sua carriera, apparendo comunque coinvolgente ma non troppo innovativo. Lungo il percorso, in ogni caso, si affrontano tematiche importanti, forse non troppo originali ma comunque sviluppate con il giusto spessore e con una notevole delicatezza stilistica. Tratto dal romanzo A Woman in Jerusalem di Abraham B. Yehoshua.