Rien ne va plus
Rien ne va plus
1997
Paesi
Francia, Svizzera
Genere
Commedia
Durata
104 min.
Formato
Colore
Regista
Claude Chabrol
Attori
Isabelle Huppert
Michel Serrault
François Cluzet
Jean-François Balmer
Jackie Berroyer
Jean Benguigui
Mony Dalmès
Thomas Chabrol
Betty (Isabelle Huppert) e Victor (Michel Serrault) vivono di piccole truffe a danno di uomini facoltosi sedotti durante i convegni professionali in giro per la Francia. Quando i due decidono di incastrare Maurice (François Cluzet), tesoriere per una multinazionale, si renderanno conto troppo tardi di ritrovarsi in un rischioso affare di denaro sporco.
Cinquantesimo film per uno dei maestri più prolifici del cinema francese, Rien ne van plus cambia rotta rispetto ai toni drammatici dei precedenti lungometraggi di Chabrol, L'inferno (1994) e l'acclamato Il buio nella mente (1995), e diventa serissimo divertissement con l'affezionata Isabelle Huppert e il farsesco Michel Serrault. Padre e figlia, insegnante e allieva o addirittura amanti, non è dato saperlo: Betty e Victor, ribelli borghesi, vivono volontariamente ai margini della società, odiano le tasse, ma mangiano caviale e non amano “confondersi con il popolo”; dalle molteplici identità (e ruoli), la loro sfida è quella di ingannare il prossimo (e lo spettatore) con classe ed eleganza, nonché di testare la fiducia nel loro ambiguo rapporto di attori. Ribaltando di continuo i codici classici del genere della truffa, la sceneggiatura sagace gioca con rimandi cinematografici (da Lubitsch all'amato Hitchcock), ironie di contrasto e istrionismi smodati. La pellicola funziona a metà, si perde un po' nella parte centrale ma tocca il suo apice nell'ottima sequenza finale con l'eccentrico boss Monsieur K (Jean-François Balmer) sullo sfondo musicale della Tosca di Puccini, che traveste comicamente il noir da melodramma. Primo premio al Festival di San Sebastián.
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