Risorse umane
Ressources humaines
1999
Paesi
Francia, Gran Bretagna
Genere
Drammatico
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Laurent Cantet
Attori
Jalil Lespert
Jean-Claude Vallod
Chantal Barré
Véronique de Pandelaère
Michel Begnez
Lucien Longueville
Danielle Mélador
Il neolaureato Frank (Jalil Lespert) viene assunto come stagista nell'azienda in cui il padre (Jean-Claude Vallod) è operaio da oltre trent'anni. Quando si renderà conto che il management intende utilizzare la sua tesi come supporto per licenziare alcune risorse, tra cui anche il genitore, entrerà in un conflitto tra etica personale e professionale.
Esordio sul grande schermo del francese Laurent Cantet, Risorse umane sembra anticipare alcuni degli spinosi temi che diventeranno caldi dopo la grande crisi del 2008. Esplicitamente politico nell'analizzare i meccanismi più spietati del capitalismo, dall'ascesa sociale al classismo, dal fatturato come unico valore-guida alla sottomissione, il film rappresenta ancora l'operaio come se fosse appena uscito da Tempi moderni (1936), alienato, depersonalizzato, arrivando però a mostrare anche i fautori di questa sua meccanizzazione, i manager spietati e indifferenti ai bisogni dei propri dipendenti. Interpretata da un cast di non professionisti tra i quali spicca il giovane Lespert, la pellicola è oltremodo lineare e forse non originalissima, ma efficace nel definire le logiche di un sistema che può apparire assurdo, eppure che governa la vita di tutti noi, e mai retorica nel delineare le dinamiche personali e sentimentali dei protagonisti. Un primo risultato degno di nota. Premio Louis Delluc come miglior opera prima e premio come miglior nuovo regista a Cantet al Festival di San Sebastián.
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