Dopo la morte di suo padre per mano di un sicario del Principe Giovanni (Hubert Gregg), Robin Hood (Richard Todd) fugge nella foresta di Sherwood, diventando un fuorilegge e iniziando a “rubare ai ricchi per dare ai poveri” assieme a Little John (James Robertson Justice) e ai suoi fidi compagni. La celeberrima fiaba di Robin Hood rivive sul grande schermo per l'ennesima volta, preceduta tra le altre dalla celebre versione del 1922 con Douglas Fairbanks nei panni dell'eroe. La pellicola di Ken Annakin, realizzata in uno sgargiante technicolor, riesce solo parzialmente a restituire l'epicità del personaggio, anche a causa di una sceneggiatura troppo altalenante e dal finale eccessivamente sbrigativo. Molto belle le soluzioni visive che dalle pagine del libro passano sfumando al live action, così come risulta piacevole il menestrello che scandisce la narrazione con il suo canto. Nel complesso un mediocre film d'intrattenimento ben confezionato.