Nell'anno 2005 il potere governativo è nelle mani della mafia russa, dove spicca la minacciosa figura di Alexis Petrovich (Jean Reno). Egli è anche l'inventore del gioco Rollerball, evoluzione futuristica dell'hockey su ghiaccio, che attira sponsor e montagne di soldi grazie soprattutto ai trucchi con cui viene gestito. Alcuni giocatori ribelli, capitanati da Jonathan Cross (Chris Klein) e Marcus Ridley (LL Cool J), decidono di mettere fine al regno di terrore e sangue di Petrovich. Remake dell'omonimo film del 1975 diretto da Norman Jewison: John McTiernan, anche produttore, confeziona un pallido rifacimento che punta tutto, forse troppo, sulla spettacolarizzazione dello sport estremo protagonista, dimenticandosi delle sottili riflessioni distopiche della pellicola originale. I personaggi, in questo modo, non superano mai lo status di stereotipo, conditi come sono da battute dozzinali e a tratti imbarazzanti. Punto più basso della carriera del regista di Albany, è stato massacrato anche dopo la sua uscita a causa di un rimontaggio barbaro della produzione. Sceneggiatura di Larry Ferguson e John Pogue, musiche di Eric Serra.