Roma
1972
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Sperimentale
Durata
128 min.
Formato
Colore
Regista
Federico Fellini
Attori
Peter Gonzales Falcon
Fiona Florence
Britta Barnes
Alberto Sordi
Marcello Mastroianni
Alvaro Vitali
Federico Fellini
Anna Magnani
Gore Vidal


Federico Fellini racconta Roma in una sorta di documentario spurio che forza i confini del genere: una pantagruelica coda sul Gra che termina dinanzi al Colosseo, l'avanspettacolo, una passerella ecclesiastica. Immagini terrorizzate da una Città Eterna per l'occasione deformata e mostruosa.

Quello tra il regista e la Capitale è un incontro già consumato in passato, che qui si rinnova in uno degli affreschi più magniloquenti e generosi del secondo Fellini. Roma è il film felliniano più metafisico: la macchina da presa vi diviene mezzo aereo e sfrontato, una specie di grande occhio carrucolare simile a una gru, in grado di sporgersi e spargersi ovunque. Si respira l'odore di zolfo di una Roma altra, in cui i balconi, le terrazze, le piazze sono mondi che danno su altri mondi e i gruppi umani sembrano sempre e comunque adunate oceaniche. La scena del Gra è un orrido ipertesto di rumori e contesti respingenti e ben rende la cifra stilistica del film: non tutto arriva a destinazione (l'esubero, d'altronde, è notevole), ma la visione d'insieme è spiazzante e fascinosa. I romani, invece, appaiono indifferenti, come un popolo di gatti sornioni, alla fine meno cattivi e maligni del modo in cui talvolta li si rappresenta, come disse una volta Fellini stesso in un'intervista a Enzo Biagi. Memorabile frase di Gore Vidal, secondo cui Roma è al contempo sede di Chiesa, Governo e cinema: tutte e tre le cose generano illusioni. Apparizione di Anna Magnani, che in mano a Fellini è bella come non lo è mai stata.


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