In un liceo romano, la preside (Margherita Buy) cerca di mantenere distacco, efficienza e ordine, ma si trova a prendersi cura di uno studente. Il supplente d'italiano, Prezioso (Riccardo Scamarcio), cerca nuovi modi per coinvolgere e appassionare gli allievi, mentre il cinico e arrogante professor Fiorito (Roberto Herlitzka) ha perso ogni interesse per loro, insultandoli ormai apertamente. Intanto l'anno passa e i docenti cambieranno punti di vista. Nel mondo della scuola si scontrano diverse generazioni, ognuna con le sue speranze e punti di vista: l'anziano professore, burbero verso una gioventù in cui non si riconosce, il giovane supplente, che tenta in ogni modo di far appassionare alla cultura, e la preside, così presa dall'efficienza da dimenticare con e per chi sta lavorando. I personaggi, però, sono banali e portano avanti la loro storia nella maniera più monotona, perdendo la possibilità di essere approfonditi: unica eccezione è quella del prof. Fiorito, interpretato dal bravo Herlitzka, capace di attirare l'attenzione con la sua immensa cultura impregnata da uno sguardo inesorabilmente cinico. Piccioni sembra troppo preso dal portare avanti la sua tesi su una scuola ormai lontana dai ragazzi e dalle loro necessità, tanto da trascurare lui stesso la figura degli allievi, offrendo una visione troppo perfetta e pulita dell'istituzione scolastica, lasciando che la storia scorra sullo schermo inerte, scontata ed edificante.