Una sgangherata compagnia teatrale capitanata dal regista Lloyd Dallas (Michael Caine) si riduce a fare la prova generale della pièce che devono mettere in scena solo la notte precedente la prima. L'opera, che ruota attorno a una villa di campagna, prevede che i personaggi entrino ed escano in continuazione dal palco. Sarà un trionfo di incomprensioni ed errori. Trasposizione cinematografica dell'omonima commedia di Michael Frayn, tutta giocata su ritmo forsennato, pioggia di gag che punta più sulla quantità che sulla qualità e istrionismo degli attori. I continui passaggi dal fuori scena al palcoscenico, con i problemi personali degli attori che hanno un riverbero sullo spettacolo, sono l'architrave del marchingegno comico della pellicola, con uno sguardo alla screwball comedy degli anni '30 e a certo teatro cabaret inglese. Se ben disposti, il film può prendere per sfinimento e alla fine farsi apprezzare, per poi essere cancellato dalla memoria dopo pochi minuti. Bogdanovich in piena parabola anonima e discendente.