Rustin
Rustin
2023
Paese
Usa
Generi
Biografico, Drammatico, Storico
Durata
106 min.
Formato
Colore
Regista
George C. Wolfe
Attori
Colman Domingo
Chris Rock
Glynn Turman
Aml Ameen
Audra McDonald
Nel 1963, Bayard Rustin (Colman Domingo), un attivista politico, viene influenzato dai discorsi, dai pensieri e dalle azioni di Martin Luther King (Aml Ameen). Quando gli viene affidato il compito di organizzare e coordinare una grande manifestazione a Washington per diritti per la comunità afroamericana, farà di tutto per arrivare all’obiettivo di portare circa 100.000 persone a marciare verso la Casa Bianca.

A quasi quattro anni da Ma’ Rainy’s Black Bottom, film prodotto da Netflix che valse la candidatura postuma agli Oscar per Chadwick Boseman, il celebre produttore e regista teatrale George C. Wolfe torna al cinema con un biopic dedicato alla figura di Bayard Rustin, attivista vicino a Martin Luther King e artefice della marcia su Washington per i diritti civili della comunità afroamericana nel 1963, passata alla storia soprattutto per il discorso “I have a dream” di King. Come lascia immaginare il titolo, il film è tutto incentrato sulla figura di Rustin e, soprattutto, sull’interpretazione magnetica e propulsiva di un Colman Domingo premiato con una candidatura agli Oscar 2024. La sua interpretazione mette in luce l'eccentricità carismatica di Bayard Rustin, la cui lunga battaglia per l'uguaglianza si svolse per lo più dietro le quinte, facendolo diventare una figura quasi dimenticata dalla storia. Domingo è una forza della natura, offrendo un ritratto complesso e di grande empatia, un personaggio sfacciatamente e orgogliosamente nero e gay. Nonostante la sceneggiatura di Julian Breece e Dustin Lance Black cerchi il più possibile di evitare le solite trappole che sono alla base di questo tipo di produzioni, il film di Wolfe pian piano rientra sempre più nei canoni del genere. Se l’inizio è più che promettente, con un ritmo e un montaggio “jazz”, quasi scorsesiano, che provano a stare al passo del suo splendido personaggio principale, col passare dei minuti Rustin rientra sempre di più negli stereotipi dei film biografici, con i “grandi momenti” obbligatori, i discorsi motivazionali e le strizzatine d’occhio alla grande storia che si svolge parallelamente alla storia personale. La sensazione è quella di un’occasione sprecata, con un grande personaggio della storia statunitense quasi mai esplorato prima al cinema e con un attore perfettamente in ruolo che, però, si vanno a perdere in un biopic convenzionale e poco ispirato.
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