Sansone e Dalila
Samson and Delilah
1949
Paese
Usa
Generi
Biblico, Avventura, Storico
Durata
131 min.
Formato
Colore
Regista
Cecil B. De Mille
Attori
Victor Mature
Hedy Lamarr
George Sanders
Angela Lansbury
Henry Wilcoxon
Olive Deering
Fay Holden
Russ Tamblyn
William Farnum
Sansone (Victor Mature), governante e capo militare della tribù israelitica dei Dan dotato di una straordinaria forza fisica, viene sedotto dalla malvagia filistea Dalila (Hedy Lamarr), sorella di Semadar (Angela Lansbury), promessa sposa di Sansone morta tragicamente. Il rifiuto delle avances da parte dell'uomo innescherà una sanguinosa spirale di vendetta.
Precedendo di qualche anno la stagione d'oro del peplum hollywoodiano, che raggiungerà il massimo del suo splendore negli anni '50, il maestro Cecil B. DeMille (1881-1959), alla sua terz'ultima pellicola, propone tutti gli stilemi tipici del filone cinematografico a cui appartiene, rivisitando il Libro dei Giudici della Bibbia ebraica con un'operazione che sovrappone melò fiammeggiante e film d'avventura. Barocca ed eccessiva nel mettere in scena l'eterno connubio tra Eros e Thanatos, le tumultuose pulsioni sentimentali che muovono la vicenda, il desiderio di vendetta e la tensione erotica tra i protagonisti, Sansone e Dalila è rimasta una delle trasposizioni bibliche più audaci, dove la mano raffinata di DeMille nel coordinare le sequenze di massa e la direzione degli attori cela un sotterraneo intreccio intriso di sesso e violenza («Se tu dovessi darmi la morte ti bacerei col mio ultimo respiro»). Kolossal di smaccata inverosimiglianza, dove la componente religiosa c'è ma passa in secondo piano. Victor Mature venne scelto in terza battuta, dopo aver pensato a Burt Lancaster e al culturista Steve Reeves, futuro Ercole. Fotografia in Technicolor di George Barnes e musiche di Victor Young. Due Oscar (scenografia e costumi) più altre tre nomination.
Precedendo di qualche anno la stagione d'oro del peplum hollywoodiano, che raggiungerà il massimo del suo splendore negli anni '50, il maestro Cecil B. DeMille (1881-1959), alla sua terz'ultima pellicola, propone tutti gli stilemi tipici del filone cinematografico a cui appartiene, rivisitando il Libro dei Giudici della Bibbia ebraica con un'operazione che sovrappone melò fiammeggiante e film d'avventura. Barocca ed eccessiva nel mettere in scena l'eterno connubio tra Eros e Thanatos, le tumultuose pulsioni sentimentali che muovono la vicenda, il desiderio di vendetta e la tensione erotica tra i protagonisti, Sansone e Dalila è rimasta una delle trasposizioni bibliche più audaci, dove la mano raffinata di DeMille nel coordinare le sequenze di massa e la direzione degli attori cela un sotterraneo intreccio intriso di sesso e violenza («Se tu dovessi darmi la morte ti bacerei col mio ultimo respiro»). Kolossal di smaccata inverosimiglianza, dove la componente religiosa c'è ma passa in secondo piano. Victor Mature venne scelto in terza battuta, dopo aver pensato a Burt Lancaster e al culturista Steve Reeves, futuro Ercole. Fotografia in Technicolor di George Barnes e musiche di Victor Young. Due Oscar (scenografia e costumi) più altre tre nomination.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare