Marnie Bannister (Magda Konopka), scienziata vecchia, brutta e con un vistosa bruciatura in faccia, ruba la scoperta del siero dell'eterna giovinezza, diventando così una donna bella, ma perversa, di nome Satanik. Fra ricchi amanti che la viziano, poliziotti che la tallonano e boss del crimine che la fanno diventare la vedette del loro ristorante/casinò, la donna inizia una serie di avventure, lasciando dietro di sé una lunga scia di cadaveri. Dal bel fumetto dell'orrore creato nel 1964 dallo scrittore Max Bunker (Luciano Secchi) e dal disegnatore Magnus (Roberto Raviola), un modestissimo b-movie girato con pochi mezzi fra la Spagna e la Svizzera, diretto da Piero Vivarelli che si fa aiutare da un Pupi Avati alle prime armi. Inizialmente ispirato al primo numero della serie a fumetti, il film se ne distacca velocemente, per prendere una strada tutta sua, diventando confuso e affrettato. L'attrice polacca Magda Konopka, nel ruolo della protagonista, cerca di essere credibile sia come brutta scienziata sia come bella dark lady, usando maschere e parrucche di vario colore, e inscenando anche uno strip-tease tutto da vedere e gustare, ma ciò non basta a risollevare le sorti di un prodotto fallimentare.