Schindler's List
Schindler's List
1993
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
195 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Steven Spielberg
Attori
Liam Neeson
Ben Kingsley
Ralph Fiennes
Caroline Goodall
Jonathan Sagall
Embeth Davidtz
Nella Cracovia del 1939, il ricco imprenditore tedesco Oskar Schindler (Liam Neeson), iscritto al partito nazista, impiega operai ebrei in una azienda di lavorazione di metalli. Quando rastrellamenti e deportazioni cominciano a decimare la sua forza lavoro si adopera con ogni mezzo per sottrarre vite umane ai campi di sterminio. Rinunciando a tutti i suoi averi per corrompere le alte gerarchie delle SS, riuscirà a salvare 1200 ebrei dalla barbarie dell'Olocausto.
Opera struggente e a dir poco sentita da Steven Spielberg (primogenito di genitori ebrei), Schindler's List costituisce il punto più alto all'interno del percorso di impegno, morale e civile condotto dal cineasta statunitense. Il valore intrinseco di questo magnifico affresco sulla tragedia dell'Olocausto è enunciato per intero in una evocativa scelta di montaggio posta all'inizio del film: il fumo di una candela spenta, simbolo di un ricordo che oggi l'oblio del tempo rischia di cancellare, è accostato al fumo di un vagone a vapore nella Polonia del '39. Altissimo esempio di un cinema che, senza mai smettere di essere arte, sa diventare preziosa testimonianza storica e ineludibile monito per gli spettatori di ogni tempo. Ineccepibile ogni contributo tecnico, dalle scenografie (Ewa Braun e Allan Starski) alla fotografia (Janusz Kaminski) e alla colonna sonora (John Williams). Nessun elemento di questa ricostruzione, tuttavia, sovrasta la potenza del racconto e anche nei momenti di maggiore emozione, Spielberg riesce a conservare un mirabile equilibrio espressivo. Toccante e intensa la prova di uno strepitoso Liam Neeson, sotto traccia ma non meno emozionante quella di Ben Kingsley (nei panni del contabile ebreo Itzhak Stern); anche l'interpretazione di Ralph Fiennes (nel ruolo del perfido nazista Amon Göth), benché sopra le righe e a tratti eccessiva, risulta funzionale e coerente all'interno della pellicola. La sceneggiatura di Steven Zaillan è ispirata al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally. Sette premi Oscar (film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, scenografia e colonna sonora) e tre Golden Globe conquistati (miglior film drammatico, miglior regia e miglior sceneggiatura).
Opera struggente e a dir poco sentita da Steven Spielberg (primogenito di genitori ebrei), Schindler's List costituisce il punto più alto all'interno del percorso di impegno, morale e civile condotto dal cineasta statunitense. Il valore intrinseco di questo magnifico affresco sulla tragedia dell'Olocausto è enunciato per intero in una evocativa scelta di montaggio posta all'inizio del film: il fumo di una candela spenta, simbolo di un ricordo che oggi l'oblio del tempo rischia di cancellare, è accostato al fumo di un vagone a vapore nella Polonia del '39. Altissimo esempio di un cinema che, senza mai smettere di essere arte, sa diventare preziosa testimonianza storica e ineludibile monito per gli spettatori di ogni tempo. Ineccepibile ogni contributo tecnico, dalle scenografie (Ewa Braun e Allan Starski) alla fotografia (Janusz Kaminski) e alla colonna sonora (John Williams). Nessun elemento di questa ricostruzione, tuttavia, sovrasta la potenza del racconto e anche nei momenti di maggiore emozione, Spielberg riesce a conservare un mirabile equilibrio espressivo. Toccante e intensa la prova di uno strepitoso Liam Neeson, sotto traccia ma non meno emozionante quella di Ben Kingsley (nei panni del contabile ebreo Itzhak Stern); anche l'interpretazione di Ralph Fiennes (nel ruolo del perfido nazista Amon Göth), benché sopra le righe e a tratti eccessiva, risulta funzionale e coerente all'interno della pellicola. La sceneggiatura di Steven Zaillan è ispirata al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally. Sette premi Oscar (film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, scenografia e colonna sonora) e tre Golden Globe conquistati (miglior film drammatico, miglior regia e miglior sceneggiatura).
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