Secret Window
Secret Window
2004
Paese
Usa
Genere
Thriller
Durata
96 min.
Formato
Colore
Regista
David Koepp
Attori
Johnny Depp
John Turturro
Maria Bello
Timothy Hutton
Len Cariou
Lo scrittore di successo Mort Riley (Johnny Depp) si ritira in un cottage nei boschi, insieme al fidato cane, dopo la traumatica separazione dalla moglie Amy (Maria Bello), che l'ha tradito. Mentre cerca di recuperare ispirazione, Mort comincia a essere perseguitato da uno strano personaggio di nome John Shooter (John Turturro), un bifolco con tendenze maniacali.
Tratto da un racconto di Stephen King (Secret Window, Secret Garden), il quarto lungometraggio di David Koepp è un thriller psicologico con ribaltamento finale, a dire il vero un po' troppo telefonato. Funziona Johnny Depp, che rende discretamente bene le spigolosità nevrotiche di uno scrittore sull'orlo di una crisi di nervi, e gli tiene testa il simpatico e inquietante John Turturro, ma tutto il resto in compenso si sfilaccia per strada. Tra incubi, flashback, deliri onirici e colpi di scena a suon di porte che sbattono e guaiti nella notte, la pellicola va avanti focalizzandosi completamente sul pay-off, che lo spettatore più allenato comincerà ampiamente a subodorare ben prima del previsto. Il tema dello sdoppiamento dell'identità, unito al blocco dello scrittore è roba vecchia e sempre potenzialmente buona (Stanley Kubrick docet), ma David Koepp è soprattutto uno sceneggiatore, e si vede: la mano registica dimostra infatti troppe debolezze e nessuna personalità. Colonna sonora di Philip Glass e Geoff Zanelli.
Tratto da un racconto di Stephen King (Secret Window, Secret Garden), il quarto lungometraggio di David Koepp è un thriller psicologico con ribaltamento finale, a dire il vero un po' troppo telefonato. Funziona Johnny Depp, che rende discretamente bene le spigolosità nevrotiche di uno scrittore sull'orlo di una crisi di nervi, e gli tiene testa il simpatico e inquietante John Turturro, ma tutto il resto in compenso si sfilaccia per strada. Tra incubi, flashback, deliri onirici e colpi di scena a suon di porte che sbattono e guaiti nella notte, la pellicola va avanti focalizzandosi completamente sul pay-off, che lo spettatore più allenato comincerà ampiamente a subodorare ben prima del previsto. Il tema dello sdoppiamento dell'identità, unito al blocco dello scrittore è roba vecchia e sempre potenzialmente buona (Stanley Kubrick docet), ma David Koepp è soprattutto uno sceneggiatore, e si vede: la mano registica dimostra infatti troppe debolezze e nessuna personalità. Colonna sonora di Philip Glass e Geoff Zanelli.
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