Seduto alla sua destra
1968
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
89 min.
Formato
Colore
Regista
Valerio Zurlini
Attori
Woody Strode
Franco Citti
Jean Servais
Pier Paolo Capponi
Nel Congo ancora colonizzato dai belgi, il pacifico leader della protesta nera Maurice Lalubi (Woody Strode) si trova a essere accusato di rivolta armata a causa delle imprese di alcuni suoi seguaci. Tradito, sarà incarcerato da un comandante olandese (Jean Servais) e in cella, prima e dopo le torture, fraternizzerà con l'italiano Oreste (Franco Citti). Il suo rifiuto di collaborare con le autorità lo condannerà a uno scontato e tragico epilogo.
Parabola cristologica in cornice africana, che infatti era stata pensata come episodio del film Amore e rabbia (1969), presentato al Festival di Cannes con l'inequivocabile titolo di Vangelo 70. Sconta quindi anzitutto una struttura da cortometraggio dilatato in cui la tensione del racconto ha parecchi cedimenti. Non che la figura del “profeta” a metà tra Gesù e Ghandi non sia toccante, ma l'eccesivo didascalismo degli eventi e le lunghe sequenze nella cella buia finiscono per togliere forza alla pellicola. Peccato, perché su un tema del genere, dal migliore Zurlini, ci si sarebbe potuti aspettare una narrazione più asciutta e sviluppi meno scontati. Resta la denuncia anche incisiva (benché fatta col senno di poi) del colonialismo («O non ci avete insegnato nulla o era meglio che non lo aveste fatto»). Sceneggiatura di Franco Brusati e dello stesso Zurlini.
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