Nel 1692, a Salem, alcune giovani capeggiate da Abigail Williams (Winona Ryder) compiono riti e incantesimi nel bosco, ma vengono sorprese dal pastore del villaggio (Bruce Davison). La gente del posto comincia a parlare di stregoneria e un processo sommario convince tutti che le ragazze siano dotate di poteri diabolici; queste ultime abbatteranno la loro vile furia vendicativa sugli uomini che le avevano rifiutate. Secondo adattamento de Il crogiuolo di Arthur Miller, dopo Le vergini di Salem (1957) di Raymond Rouleau. Diretto da Nicholas Hytner, che pochi anni prima aveva esordito a Cannes con La pazzia di Re Giorgio (1994), il film è una riproposizione abbastanza stanca ed esageratamente didascalica degli eventi narrati nel sontuoso romanzo, di cui vengono meno la carica sovversiva e l'assoluta irriverenza della prosa milleriana in favore di un politically correct fastidioso e posticcio. Il testo di riferimento è un evidente denuncia del maccartismo, vera piaga americana negli anni Cinquanta, che la pellicola non riesce a restituire, svuotata com'è di uno sguardo politico sulla vicenda. Nonostante il discreto cast, il film non decolla mai, incanalandosi in direzioni prevedibili e non regalando alcun momento significativo, se non una ricostruzione esaustiva dei processi.