Ray (Chiwetel Ejiofor) è un ex agente dell'FBI ossessionato dall'omicidio della figlia di una sua collega (Julia Roberts), mai risolto a causa di ingerenze da parte dei suoi superiori. Dopo diversi anni di ricerche in solitaria, deciderà di segnalare un possibile sospettato al suo vecchio ufficio, nel frattempo passato in mano a Claire (Nicole Kidman), una sua ex fiamma con cui, però, aveva instaurato un rapporto soltanto platonico.

Remake a stelle e strisce dell'omonimo lungometraggio argentino di Juan José Campanella, vincitore dell'Oscar per il miglior film straniero nel 2009, Il segreto dei suoi occhi rientra in quella serie di adattamenti hollywoodiani che cercano di riproporre, senza troppe modifiche e con l'ausilio di grandi interpreti, successi internazionali molto recenti. Operazioni che spesso lasciano a desiderare, esattamente come in questo caso, dove il regista Billy Ray (inattivo dietro la macchina da presa da ben otto anni) trasporta pigramente i fatti ambientati nell'Argentina della dittatura in una patinata Los Angeles post 11 settembre. Una scelta di circostanza che risulta poco credibile, così come sono poco credibili i detective Kidman e Roberts, sempre impeccabili e mai veramente capaci di trasmettere qualche emozione al pubblico. Solo Ejiofor conferma di saper gestire i tempi del dramma, ma è troppo solo. Da dimenticare.