Alla caduta del fascismo, i tedeschi occupano il piccolo paese italiano di Santa Vittoria, dove si dice sia custodita una riserva da un milione di bottiglie di vino dal valore inestimabile. Il sindaco della città (Anthony Quinn), ex fascista pentito e da tutti ritenuto un incapace, cercherà in ogni modo di distrarre le ricerche dei nazisti. Basato sul romanzo omonimo di Robert Crichton e a sua volta tratto da un fatto realmente accaduto a Santa Vittoria d'Alba, il film diretto da Stanley Kramer è il tentativo di attuare una variante da commedia all'interno del genere di guerra. Esagerando troppo i toni della narrazione e dei personaggi, il regista non riesce mai a trovare come in passato il giusto equilibrio tra comico e drammatico; dipinge così un'Italia da cartolina, abitata da personaggi che sconfinano nel macchiettistico in quasi ogni situazione. Prolisso e poco interessante. Interamente girato a Cinecittà, si ricorda per la partecipazione dei nostri Anna Magnani (Rosa), Virna Lisi (Caterina), Renato Rascel (Babbaluche) e Giancarlo Giannini (Fabio). Scritto da Ben Maddow e William Rose.