Wilee (Jospeh Gordon-Levitt) è un pony express che adora il rischio e l'adrenalina, viaggiando sulla sua bicicletta senza freni, per essere più leggero e rapido nelle consegne. Un giorno, mentre sta percorrendo il tragitto dalla Columbia University a Chinatown per recapitare una busta, viene inseguito da un poliziotto corrotto (Michael Shannon) che vuole a tutti i costi la lettera.

I tempi dell'horror e dell'alta tensione che avevano caratterizzato l'inizio della carriera registica di David Koepp (si pensi a Echi mortali del 1999 o a Secret Window del 2004) sembrano ormai acqua passata. Rimane comunque un'attenzione alla bontà della confezione e all'azione, che questa volta viene incanalata in spettacolari inseguimenti lungo New York, nella quale uno spericolato Joseph Gordon-Levitt si destreggia fuggendo da poliziotti corrotti e non: sequenze in cui Koepp tenta anche soluzioni potenzialmente accattivanti ma ripetitive e, in definitiva, non del tutto efficaci. Il film si apre in maniera convulsa, grazie a una regia rapida e ad alcune soluzioni visive interessanti, ma col passare dei minuti la ridondanza si fa fin troppo grossolana e l'esito risulta più floscio del previsto.