Senza Lucio
2014
Paese
Italia
Genere
Documentario
Durata
86 min.
Formato
Colore
Regista
Mario Sesti
Documentario sul grande cantautore Lucio Dalla (1943-2012), visto attraverso gli occhi della persona che gli è stata più vicina negli ultimi vent'anni della sua vita: Marco Alemanno.
Uscito nelle sale esattamente tre anni dopo la morte dell'artista bolognese, Senza Lucio è un documentario dall'andamento curioso, mai agiografico e tutt'altro che convenzionale. Mario Sesti – noto critico cinematografico ed esperto documentarista – ha firmato un film per fan, che rischia però di risultare poco interessante a chi non conosce così tanto il mondo di Lucio Dalla. Del cantante si sottolinea l'umorismo, la filosofia di vita, le passioni (il cinema è tra queste) e l'amore per il Meridione e per la musica in generale. Il risultato è un ritratto intenso ma un po' confuso, che procede per accumulo quando forse sarebbe stato meglio focalizzarsi su una (piccola) serie di argomenti in particolare. Colpisce, in ogni caso, la figura di Alemanno, compagno mai ufficialmente riconosciuto come tale, per il quale questo progetto potrebbe essere visto come una sorta di risarcimento. Si racconta dell'incontro tra lui e Dalla e della sua successiva crescita, umana e professionale, al suo fianco. Un prodotto suggestivo, ma per pochi.
Uscito nelle sale esattamente tre anni dopo la morte dell'artista bolognese, Senza Lucio è un documentario dall'andamento curioso, mai agiografico e tutt'altro che convenzionale. Mario Sesti – noto critico cinematografico ed esperto documentarista – ha firmato un film per fan, che rischia però di risultare poco interessante a chi non conosce così tanto il mondo di Lucio Dalla. Del cantante si sottolinea l'umorismo, la filosofia di vita, le passioni (il cinema è tra queste) e l'amore per il Meridione e per la musica in generale. Il risultato è un ritratto intenso ma un po' confuso, che procede per accumulo quando forse sarebbe stato meglio focalizzarsi su una (piccola) serie di argomenti in particolare. Colpisce, in ogni caso, la figura di Alemanno, compagno mai ufficialmente riconosciuto come tale, per il quale questo progetto potrebbe essere visto come una sorta di risarcimento. Si racconta dell'incontro tra lui e Dalla e della sua successiva crescita, umana e professionale, al suo fianco. Un prodotto suggestivo, ma per pochi.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare