Appena uscito di prigione, Paul Mason (Rod Steiger) è chiamato dal genio del crimine Theo Wilkins (Edward G. Robinson) per affiancarlo in un grande colpo: l'obiettivo è rapinare un casinò di Monte Carlo. Il piano è preciso e in apparenza impeccabile, ma qualcosa andrà storto. Da un romanzo di Max Catto, un timido lungometraggio che ricorda tanti altri prodotti simili del periodo. Tutto è scontato e prevedibile, e la regia di Hathaway è ai minimi storici: l'autore di Sogno di prigioniero (1935) raramente è stato così distante dal fare del vero cinema come in questo caso. Sprecato anche il cast, con un Edward G. Robinson svogliato che gioca di maniera.