Il conte Carlos di Bazan (Brett Halsey) si prodiga per sventare un complotto ai danni del sovrano di Spagna Filippo II (Gabriele Antonini). Egli non sa però che il nemico che trama per conquistare il trono è il cugino Duca di Saavedra (Giulio Bosetti), il quale tenta d'ingannare Carlos servendosi di Isabella (Béatrice Altariba), allo scopo di eliminarlo e avere facile gioco nell'insidiare il re. Riccardo Freda rimette mano all'opera Don César de Bazan di Adolphe d'Ennery, già da lui adattata per il grande schermo nel 1942 in Don Cesare di Bazan. L'attore Brett Halsey subentra a Gino Cervi nel ruolo dell'eroe cappa e spada e il regista colora la vicenda di ritmo e azione, creando una sorta di frizzante e avventuroso remake che si contrappone allo stile più compassato e meno coinvolgente del titolo predecessore. Tocchi cromatici marcati e sapiente uso delle ambientazioni interne, che assumono tinte fosche e quasi gotiche, digressioni duellistiche negli spazi aperti dal sapore western e una recitazione scolastica, ma divertita e leggera, fanno de Le sette spade del vendicatore una visione piacevole, pur con gli inevitabili limiti tecnici dettati dal tempo trascorso. Interessante per chi volesse riscoprire un buon esempio di cinema d'avventura d'annata. Scritto da Filippo Sanjust; musiche di Franco Mannino.