Gli sfasati
The Entertainer
1960
Paese
Gran Bretagna
Genere
Drammatico
Durata
96 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Tony Richardson
Attori
Laurence Olivier
Brenda De Banzie
Roger Livesey
Joan Plowright
Alan Bates
Daniel Massey
Albert Finney
Archie Rice (Laurence Olivier) è un attore di music-hall in declino: vive con l'anziano padre, ex performer, la seconda moglie Phoebe (Brenda de Banzie) e il figlio maggiore Frank (Alan Bates). Il più piccolo, Mick (Albert Finney), è partito per la guerra in Egitto per la Crisi di Suez e la seconda figlia Jean (Joan Plowright), di ritorno da Londra, è l'unica che potrebbe placare le difficoltà familiari.
Dopo il successo de I giovani arrabbiati (1959), uno dei pilastri del Free cinema e della British New Wave, Tony Richarson ritorna a dirigere per il grande schermo un altro spettacolo teatrale del drammaturgo Joan Osborne, portato in scena nel 1957 dallo stesso Laurence Olivier, protagonista indiscusso anche di questo adattamento cinematografico. Ancora pregno dello spirito degli angry young men dei quali Osborne fu uno dei primi e principali esponenti, Gli sfasati tenta di riproporre, attraverso il declino del music-hall, la crisi dell'egemonia dell'Inghilterra imperiale e quella quotidiana dell'individuo non più giovane, rimasto indietro nella caotica trasformazione economica e sociale delle classi popolari e borghesi nel dopoguerra. Ma l'aggressivo piglio espressivo si perde nel dramma familiare da camera, e i toni non sono tanto quelli di un'idea di rottura con la tradizione quanto più di un assestamento. Ma Olivier, nominato all'Oscar, è il perfetto testimone dello sgretolamento dell'era dello spettacolo da vaudeville (coadiuvato dall'arrivo della televisione). Drammaticamente statico tra il palcoscenico domestico e quello del teatro, iscrive la sua tragedia principalmente tra le righe fitte della sceneggiatura (di Osborne e Nigel Kneale) ma tralascia la capacità dinamica della macchina da presa, seppur i momenti da ricordare non siano pochi. Esordio ufficiale di Albert Finney prima del vero lancio con Sabato sera, domenica mattina (1960) dell'altro regista “arrabbiato” Karel Reisz. Fotografia di Oswald Morris.
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