La sfida
1958
Paesi
Italia, Spagna
Genere
Drammatico
Durata
87 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Francesco Rosi
Attori
Rosanna Schiaffino
Josè Suarez
Nino Vingelli
Vito Polara (José Suárez), piccolo trafficante di sigarette di contrabbando, tenta di inserirsi nel controllo illegale del commercio ortofrutticolo a Napoli. La sua ambizione si scontra con il potere consolidato della Camorra.

Lungometraggio d'esordio di Francesco Rosi, dopo le co-regie di Camicie rosse (1952) e Kean – Genio e sregolatezza (1957). Già nella sua opera prima il regista napoletano traccia il perimetro di quello che sarà il suo approccio al cinema, di impegno civile e grande lucidità espressiva. Partendo da un milieu che proviene direttamente dalla cronaca, la sceneggiatura di Rosi, Enzo Provenzale e Suso Cecchi d'Amico denuncia le gravi ingerenze della malavita partenopea nel commercio della città e individua nel personaggio di Polara l'unica voce, anch'essa malata, in opposizione alla criminalità organizzata. La sua colpa è il non essere affiliato a un sistema di potere, troppo grande da abbattere per un uomo solo: finirà alla maniera del bandito Giuliano, pedina fuori controllo braccata da stato e anti-stato. I momenti migliori si riscontrano quando la cinepresa di Rosi si apre sugli scorci di vita partenopea, in particolare nell'affollato centro storico. Nell'equilibrio complessivo del film si avverte la mancanza di interpreti di maggiore caratura per i ruoli principali, ma la asciutta messa in scena, funzionale in uno sviluppo narrativo conciso ed essenziale, lo rende comunque decisamente riuscito.
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