Da un po' di tempo, Clary (Lily Collins) nota la presenza di persone strane e si ritrova a disegnare ripetutamente un simbolo di cui non conosce la provenienza: in realtà è una cacciatrice d'ombre, dotata di poteri paranormali, ma non lo sa perché la madre (Lena Headey) gliel'ha sempre tenuto nascosto. Quando la donna sparisce misteriosamente, Clary è costretta ad accettare la sua natura e a combattere per trovarla.

In un'epoca in cui le saghe fantasy hanno un successo straordinario, è parso naturale offrire una trasposizione cinematografica anche del primo capitolo della serie di romanzi Shadowhunters di Cassandra Clare. Il risultato lascia molto a desiderare: le regole per ottenere un film di successo del genere sono rispettate, ma tutto viene amalgamato senza alcuna razionalità, seguendo la sola legge dell'accumulo. Ecco, quindi, la presenza di streghe, vampiri, angeli, demoni e chi più ne ha, più ne metta, con l'immancabile triangolo amoroso che coinvolge una protagonista scialba: il tutto diretto da una regia inconsistente, impegnata solo a infilare sequenze movimentate da colpi di scena prevedibili ed effetti speciali riempitivi. Per adolescenti privi di qualsiasi pretesa.