Oscar, pesce pulitore che lavora in un autolavaggio per balene, diventa improvvisamente una star dopo la morte dello squalo Frankie, di cui si prende il merito. La vittima, però, è figlio del temibile don Lino, che manda suo figlio Lenny, squalo vegetariano, a vendicare il fratello.

L'inizio scoppiettante e zeppo di citazioni è soltanto un'illusione: con il passare dei minuti, Shark Tale si dimostra una pellicola senza ritmo e che si affida a una comicità troppo banale per poter essere apprezzata. Presentata come evento speciale alla 61ª Mostra di Venezia, la storia dello squalo vegetariano può anche risultare simpatica, ma le trovate di stampo mafioso (in stile Quei bravi ragazzi) sono comiche (e, comunque, neanche troppo) solo in originale grazie alle voci di Robert De Niro e Martin Scorsese. Sono proprio i doppiatori il punto debole della versione italiana: lo sbalzo da Will Smith a Tiziano Ferro e da Jack Black a Luca Laurenti è troppo grande da digerire.