Cock Robin (John Gilbert) lavora in un sideshow con l'ex fidanzata Salome (Renée Adorée) e tenta di truffare la giovane e abbiente Lena (Gertrude Short), ma le cose non andranno come previsto. Con The Show per la prima volta Tod Browning indugia sia nella presentazione dei fenomeni da baraccone, che nel loro rapporto con il pubblico: è evidente dalla sproporzione della prima parte (molto più lunga della seconda), che gli piacerebbe portare avanti l'indagine, ma a malincuore sceglie di concentrarsi sull'intreccio giallo-sentimentale. È comunque indubbio che la pellicola riesca ad anticipare alcune delle ossessioni del regista in tale senso, arrivando addirittura ad assumere un'aria surrealista. Anche qui sono presenti in nuce le ossessioni di castrazione e mutilazione sessuale che faranno successivamente parte della sua ricerca. La perversità sessuale è qui incarnata nella figura della femme fatale Salome, disposta a tutto, anche a ingannare il proprio padre, pur di proteggere l'amato Robin. La galleria di freaks, di sesso femminile, che apre il film è però il vero punto di interesse di quest'opera, per altri aspetti piuttosto piatta. Al di là del poco rilevante sviluppo giallo della seconda parte, ricalcato sulla falsariga di The Unholy Three (1925) si può considerare The Show una sorta di preparazione per i due film che meglio di tutti sapranno raccontare la realtà parallela dei fenomeni da baraccone, Lo sconosciuto (1927) e Freaks (1932).