Siccità
2022
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
97 min.
Formato
Colore
Regista
Paolo Virzì
Attori
Monica Bellucci
Valerio Mastandrea
Sara Serraiocco
Silvio Orlando
Claudia Pandolfi
Elena Lietti
Gabriel Montesi
Tommaso Ragno
Max Tortora
Vinicio Marchioni
In una Roma piegata da una crisi climatica senza precedenti, cresce il malcontento nella popolazione mentre si infiamma il dibattito mediatico. Il Tevere è a secco, le strade si riempiono di scarafaggi e una malattia infettiva imperversa con conseguenze gravissime. La vita di molte famiglie cambia in maniera drastica nel tentativo di sopravvivere all'imminente chiusura della rete idrica.  

Siccità si colloca in maniera inequivocabile entro il genere della distopia ambientale poco sperimentato dal cinema italiano. Paolo Virzì sceglie la Capitale per un racconto dei mali dell'Italia presente declinandoli in un futuro prossimo se non imminente. Sin dall'incipit, la narrazione si divide tra i molti personaggi che si intrecciano e inseguono dall'ospedale al penitenziario, dagli studi televisivi ai centri accoglienza, dagli alberghi di lusso alle case popolari. Il regista livornese non riesce in alcun modo a domare la complicata matassa che va intessendo: dall'evidente riflessione sulle imminenti conseguenze del climate change (anche nel nostro Paese), si passa velocemente ad una vivace quanto sterile critica della comunicazione sui social media e a una metafora inconcludente sulla pandemia da poco passata. Allo stesso tempo, però, la pretesa è quella di trattare la tematica ambientale mescolandola con una moltitudine informe di argomenti tra cui il populismo degli ultimi governi, il fenomeno delle baby gang, la violenza sulle donne o la crisi del ceto imprenditoriale. Il risultato si traduce in un labirinto irrisolto che provoca un'ilarità non ricercata nello svolgersi di dinamiche stereotipate e ottusamente romanocentriche. Non bastano le buone interpretazioni di Silvio Orlando, Valerio Mastandrea e Claudia Pandolfi per salvare un'operazione non necessaria che ha l'infausto destino di rassomigliare alla parodia del precedente e decisamente più riuscito Don't Look Up di Adam McKay. Presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022. 
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