Slam – Tutto per una ragazza
2016
Paese
Italia
Genere
Commedia
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Andrea Molaioli
Attori
Ludovico Tersigni
Jasmine Trinca
Barbara Ramella
Fiorenza Tessari
Pietro Ragusa
Sam (Ludovico Tersigni), sedici anni, ha la passione per lo skateboard e per Tony Hawk, uno dei più grandi skaters al mondo: a lui, o meglio al suo poster, il ragazzo confida le proprie paure più intime, i problemi più nascosti e cerca di trovare risposte nell’autobiografia dello skater. Sam è stato concepito dalla madre (Jasmine Trinca) quando lei aveva sedici anni: una circostanza che investirà da vicino anche la vita del giovane.
Il regista Andrea Molaioli torna dietro la macchina da presa a cinque anni di distanza da Il gioiellino (2011) e firma un adattamento a dir poco singolare, per i contesti produttivi del cinema italiano, del romanzo di Nick Hornby Slam – Tutto per una ragazza. La prosa dello scrittore inglese, brillante e acuta, avvolgente e ironica, confluisce tuttavia in una trasposizione per immagini debole e incolore, incapace di restituire la stessa freschezza e il medesimo vigore della pagina scritta, appiattita a ridosso di stereotipi nostrani, talvolta perfino mestamente romani. L’appropriazione identitaria e culturale sulla quale il progetto avrebbe dovuto fondarsi lascia dunque ben presto spazio a un pigrizia caricaturale e a frangenti di ridicolo involontario che costellano l’intero tessuto narrativo e che spingono il tono del film verso il territorio, fragile e accidentato, del comico e del farsesco, producendo un inevitabile e inspiegabile straniamento rispetto alla materia originale. Delle stonature che non derivano dal mero spostamento geografico della storia, ma soprattutto da una scrittura lacunosa, che intreccia in maniera farraginosa e meccanica i diversi piani temporali del romanzo, e da una regia spesso sotto il livello di guardia. Piuttosto sprecato anche il cast, al di là di qualche volto azzeccato. Da due buoni sceneggiatori come Francesco Bruni e Ludovica Rampoldi era lecito aspettarsi qualcosa di più, così come da Luca Marinelli nei panni del padre cialtrone di Sam, al quale sono esclusivamente affidati gli intermezzi dalla risata facile. Presentato al Torino Film Festival 2016.
Il regista Andrea Molaioli torna dietro la macchina da presa a cinque anni di distanza da Il gioiellino (2011) e firma un adattamento a dir poco singolare, per i contesti produttivi del cinema italiano, del romanzo di Nick Hornby Slam – Tutto per una ragazza. La prosa dello scrittore inglese, brillante e acuta, avvolgente e ironica, confluisce tuttavia in una trasposizione per immagini debole e incolore, incapace di restituire la stessa freschezza e il medesimo vigore della pagina scritta, appiattita a ridosso di stereotipi nostrani, talvolta perfino mestamente romani. L’appropriazione identitaria e culturale sulla quale il progetto avrebbe dovuto fondarsi lascia dunque ben presto spazio a un pigrizia caricaturale e a frangenti di ridicolo involontario che costellano l’intero tessuto narrativo e che spingono il tono del film verso il territorio, fragile e accidentato, del comico e del farsesco, producendo un inevitabile e inspiegabile straniamento rispetto alla materia originale. Delle stonature che non derivano dal mero spostamento geografico della storia, ma soprattutto da una scrittura lacunosa, che intreccia in maniera farraginosa e meccanica i diversi piani temporali del romanzo, e da una regia spesso sotto il livello di guardia. Piuttosto sprecato anche il cast, al di là di qualche volto azzeccato. Da due buoni sceneggiatori come Francesco Bruni e Ludovica Rampoldi era lecito aspettarsi qualcosa di più, così come da Luca Marinelli nei panni del padre cialtrone di Sam, al quale sono esclusivamente affidati gli intermezzi dalla risata facile. Presentato al Torino Film Festival 2016.
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