Sognare è vivere
A Tale of Love and Darkness
2015
Rai Play
Paesi
Usa, Israele
Generi
Drammatico, Biografico
Durata
95 min.
Formato
Colore
Regista
Natalie Portman
Attori
Natalie Portman
Gilad Kahana
Amir Tessler
Ohad Knoller
Makram Khoury
Gerusalemme, anni ‘40. Figlio unico di Arieh (Gilad Kahana) e Fania (Natalie Portman), Amos Klausner (Amir Tessler) assiste alla progressiva depressione della madre che la porta verso un destino infelice; sullo sfondo, la nascita dello Stato di Israele e i primi conflitti con la popolazione araba. Il ragazzino diventerà uno dei più grandi scrittori del suo Paese con il nome di Amos Oz.

L’esordio alla regia dell’attrice Natalie Portman (già autrice nel 2008 del corto Eve e di un segmento dell’episodico New York, I Love You) è un progetto molto ambizioso, anzitutto per la scelta di trasporre l’autobiografia di Amos Oz Una storia di amore e di tenebra, tra le opere cardine del noto autore. Nel rendere in immagini le dolorose pagine che raccontano un rapporto madre-figlio prematuramente interrotto e un sofferto ritratto femminile, la Portman scava però anche nelle sue origini di israeliana (naturalizzata americana) in un’opera fortemente voluta che ha impiegato otto anni a sceneggiare, insistendo nel voler girare interamente in lingua ebraica. Le nobili intenzioni fanno tuttavia i conti con l’inesperienza e una mano acerba, che riducono il tutto a un racconto prolisso e privo di mordente dove la narrazione, chiusa in un intimismo esasperato che lascia poco spazio alla parte storica, è soffocata da immagini inutilmente ridondanti e stilisticamente banali (vedi l’abuso di ralenti, ormai un must di certo cinema contemporaneo). Se in veste di interprete la Portman è come sempre intensa e bravissima, come regista ha ancora molta strada da fare, per quanto non le manchi il coraggio. Presentato fuori concorso, nella sezione Proiezioni speciali, al Festival di Cannes 2015.
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