Walter Mitty (Danny Kaye) è impiegato in una casa editrice di letteratura avventurosa. Non pienamente soddisfatto del lavoro e oppresso da una madre decisamente ingombrante (Fay Bainter), l'uomo spesso si lascia andare a sogni a occhi aperti; sarà destinato a vivere mirabolanti avventure. Tratto da un racconto di James Thurber, Sogni proibiti è diretto con mano sicura da Norman Z. McLeod, che struttura la materia di base in modo stimolante. Il potenziale dell'opera avrebbe potuto essere sfruttato in maniera più significativa, ma rimangono sicuramente vincenti le sequenze oniriche (una più spassosa dell'altra), così come il disegno d'insieme dell'intero film. Nota negativa, purtroppo, è la scelta di declinare il progetto verso una trama mistery poco incisiva, che appesantisce il tutto conducendolo su binari decisamente più prevedibili. Quando invece, anche grazie alla verve attoriale di Danny Kaye, l'opera si colora delle scene più fantasiose e fuori da ogni schema, lo spettacolo è garantito. Sceneggiatura di Ken Englund ed Everett Freeman.