Il sogno di Francesco
L'Ami: François d'Assise et ses frères
2016
Paesi
Francia, Italia, Belgio
Generi
Biografico, Storico
Durata
90 min.
Formato
Colore
Registi
Renaud Fely
Arnaud Louvet
Attori
Elio Germano
Alba Rohrwacher
Jérémie Renier
Olivier Gourmet
Éric Caravaca
All’alba del XII secolo, Francesco d’Assisi (Elio Germano) rompe con la tradizione istituzionale della Chiesa cattolica, avvicinandosi ai poveri e ai loro bisogni con un’abnegazione totale. Nel suo sacrificio a favore degli ultimi, Francesco non è solo: al suo fianco un nucleo di fedeli confratelli.
Il duo di registi francesi composto da Renaud Fely e Arnaud Louvet si cimenta con l’ennesima riproposizione cinematografica della figura di San Francesco d’Assisi, inserita all’interno di una co-produzione che vede coinvolta anche Rai Cinema e che non a caso vanta uno dei più carismatici attori italiani, Elio Germano, nei panni del protagonista. L’opera di Fely e Louvet è però lontana anni luce da qualsiasi tipo di scossone significativo rispetto alla rappresentazione canonica di Francesco e delle sue gesta, appiattendosi fin dalle primissime sequenze su una mediocrità di scrittura e di messa in scena a dir poco dilagante, che può ricordare una tutt’altro che ispirata fiction nostrana con qualche mal riposta velleità in più. La narrazione, che elude il taglio prettamente biografico (non certo per spiazzare e sorprendere), è gravata da una suddivisione in capitoli episodica e controproducente che omologa sia il contesto storico sia le figure principali e di contorno, compromettendo qualsiasi spunto di riflessione. Il risultato finale è bozzettistico e incolore, quasi dilettantesco nelle moltissime approssimazioni della regia e della recitazione, entrambe impalpabili, sfocate e non pervenute. Se la fotografia di Léo Histin offre qualche (raro) sussulto dal punto di vista estetico, lo stesso non si può dire del doppiaggio italiano, che di certo non aiuta a sollevare la tenuta di un’operazione già di suo inerme. La consueta recitazione empatica di Germano, negli isolati momenti in cui è inserita all’interno di qualche sequenza sulla carta interessante, risulta purtroppo sfasata. Poco più di un cameo per Alba Rohrwacher nei panni di Santa Chiara.
Il duo di registi francesi composto da Renaud Fely e Arnaud Louvet si cimenta con l’ennesima riproposizione cinematografica della figura di San Francesco d’Assisi, inserita all’interno di una co-produzione che vede coinvolta anche Rai Cinema e che non a caso vanta uno dei più carismatici attori italiani, Elio Germano, nei panni del protagonista. L’opera di Fely e Louvet è però lontana anni luce da qualsiasi tipo di scossone significativo rispetto alla rappresentazione canonica di Francesco e delle sue gesta, appiattendosi fin dalle primissime sequenze su una mediocrità di scrittura e di messa in scena a dir poco dilagante, che può ricordare una tutt’altro che ispirata fiction nostrana con qualche mal riposta velleità in più. La narrazione, che elude il taglio prettamente biografico (non certo per spiazzare e sorprendere), è gravata da una suddivisione in capitoli episodica e controproducente che omologa sia il contesto storico sia le figure principali e di contorno, compromettendo qualsiasi spunto di riflessione. Il risultato finale è bozzettistico e incolore, quasi dilettantesco nelle moltissime approssimazioni della regia e della recitazione, entrambe impalpabili, sfocate e non pervenute. Se la fotografia di Léo Histin offre qualche (raro) sussulto dal punto di vista estetico, lo stesso non si può dire del doppiaggio italiano, che di certo non aiuta a sollevare la tenuta di un’operazione già di suo inerme. La consueta recitazione empatica di Germano, negli isolati momenti in cui è inserita all’interno di qualche sequenza sulla carta interessante, risulta purtroppo sfasata. Poco più di un cameo per Alba Rohrwacher nei panni di Santa Chiara.
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