Las Vegas. Nel giorno del loro quarto anniversario, lo sfasciacarrozze Hank (Frederic Forrest) e la vetrinista Frannie (Teri Garr), dopo aver litigato, vivono contemporaneamente un'avventura amorosa autonoma nella città dalle mille luci: lui con una ballerina di nome Laila (Nastassja Kinski) e lei con un cantante di origini sudamericane (Raul Julia).

Rimasto negli annali come il film che sconvolse la carriera di Francis Ford Coppola, il quale, per ripagare i debiti accumulati a causa dell'insuccesso commerciale della pellicola, dovette vendere la sua casa di produzione (la Zoetrope), ridimensionare i propri titanici progetti e dire addio per molti anni ai suoi sogni di autonomia creativa e finanziaria, Un sogno lungo un giorno è in realtà un'opera che merita di essere rivista e in buona parte rivalutata. Girato con l'avanguardistica tecnologia Video, caratterizzato da una bellissima colonna sonora barocca firmata da Tom Waits e da una sperimentale fotografia kitsch di Vittorio Storaro e Ronald V. Garcia, il film di Coppola (sceneggiato dal regista e da Armyan Bernstein) è un caleidoscopico omaggio al cinema classico e a Broadway, dove l'orgia di neon, colori e luci psichedeliche della città fa da entusiasmante, benché stucchevole, sfondo alla notte di libertà che i due protagonisti si regalano. L'abbuffata di ostentazione stilistica spesso diventa indigesta, ma la pellicola rimane ancora oggi un'esperienza visiva interessante e da riscoprire.