Durante il servizio militare, Claudio Scanna (Claudio Amendola) viene maltrattato dal fanatico tenente Armando Fili (Massimo Dapporto), convinto che il ragazzo gli abbia rovinato la carriera con un testimonianza dopo un incidente in caserma. Scanna farà di tutto per non piegarsi alle angherie del suo aguzzino. Dopo gli inizi con la commedia (Vado a vivere da solo del 1982), Marco Risi irrompe nel drammatico dal taglio sociale. Soldati – 365 all'alba è una perfetta testimonianza dello sguardo registico, evidentemente antimilitarista, e racconta di ragazzi sottratti alle loro vite giovani e ai loro affetti, obbligati a trascorrere mesi di agonia e angoscia, pressati da maltrattamenti meglio noti come "nonnismo". La sceneggiatura (firmata dal regista con Stefano Sudriè, Marco Modugno e Furio Scarpelli) rende al meglio il conflitto tra Scanna e Fili (il personaggio più strutturato e interessante della vicenda), per poi perdersi in gratuite e abbozzate microstorie derivanti da inutili personaggi collaterali. Il finale, in ogni caso, è di buon impatto emotivo. Cast in discreta forma, con menzione d'onore per Massimo Dapporto. Musiche di Manuel de Sica e Umberto Smaila.