Mentre si trova in viaggio verso Washington, un ambasciatore giapponese (Tetsu Nakamura) viene aggredito da una banda di criminali e derubato della preziosa spada che aveva con sé. Un samurai (Toshirō Mifune) viene così incaricato di recuperare il bottino e, per farlo, si allea con uno dei banditi lasciato indietro dai suoi compagni (Charles Bronson).
Terence Young firma un film dai sapori intercontinentali avvalendosi di una produzione europea per realizzare una pellicola western (il genere statunitense per eccellenza) con protagonista un samurai (!). Il confronto tra due mondi culturali agli antipodi è alla base di un lungometraggio che insiste nel celebrare la bizzarra coppia formata dal fuorilegge Bronson e il samurai Mifune. Lo spettacolo è garantito anche perché il cast (arricchito, tra gli altri, da Ursula Andress e Alain Delon) è in buona forma, ma tanti spunti vengono un po' superficializzati con il passare dei minuti: l'incontro/scontro tra Occidente e Oriente, ad esempio, viene tratteggiato secondo i canoni più tradizionali e stereotipati. Il risultato è comunque abbastanza soddisfacente, ma con un potenziale del genere si poteva fare molto di più.