Un documentario che racconta la vita e le opere del grande compositore e pianista sovietico Dmitrij Šostakovič, nato a San Pietroburgo nel 1906 e morto a Mosca nel 1975. È uno dei primissimi lungometraggi di Aleksandr Sokurov che, qui affiancato da Semyon Aranovich, firma un documentario su una delle figure artistiche più importanti del ventesimo secolo sovietico. A pochi anni di distanza dalla morte del compositore, i due registi offrono allo spettatore prezioso materiale d'archivio, immagini un tempo censurate e registrazioni sonore a dir poco rare. Grazie alle notevoli ricerche compiute, si dà vita a un documentario completo, in cui si descrivono le tappe principali dell'esistenza di Šostakovič, dalle difficoltà ai successi. A volte un po' scolastico, è un film ugualmente sentito e in grado di omaggiare nel modo giusto il proprio protagonista. Alcuni passaggi lirici e poetici sono un antipasto del Sokurov che verrà.