Per evitare che il mondo possa venire a conoscenza di un suo legame con il cartello colombiano, il presidente degli Stati Uniti (Donald Moffat) invia Jack Ryan (Harrison Ford) a eliminare un noto esponente del narcotraffico, nonché amico del presidente, mascherando tale iniziativa come missione di stato, il tutto all'insaputa di Ryan. Ma la verità viene presto a galla, e Ryan riuscirà a portare a termine la missione a modo suo.

Dopo Caccia a Ottobre Rosso (1990) e Giochi di potere (1992), il personaggio di Jack Ryan, partorito dalla mente dello scrittore statunitense Tom Clancy, torna sul grande schermo interpretato per la seconda volta da Harrison Ford. Come nel precedente Giochi di potere, Phillip Noyce dirige con un semplicistico poliziesco dalle tinte fantapolitiche, che pecca sia in originalità, sia per la scarsa qualità narrativa. La sceneggiatura, infatti, si basa su meccanismi che vorrebbero essere complicati, ma che risultano invece fin troppo scontati, e i personaggi sono caratterizzati, come spesso accade negli action thriller, senza la minima sfumatura. Harrison Ford non lascia il segno.