Il pilota dell'aeronautica Colter Stevens (Jake Gyllenhaal) viene abbattuto durante una missione in Afghanistan: risvegliatosi in una misteriosa capsula, attraverso un programma denominato Source Code rivive costantemente gli ultimi otto minuti del viaggio di un treno diretto a Chicago e fatto saltare in aria da un terrorista. Cercherà di individuare il responsabile con l'aiuto del capitano Goodwin (Vera Farmiga).
Secondo film realizzato da Duncan Jones che, su commissione, accetta di dirigere una sceneggiatura firmata da Ben Ripley. Il risultato è un divertissement nostalgico, che richiama vagamente la serie televisiva di fine anni Ottanta Quantum Leap (della quale il protagonista, Scott Bakula, appare in un cameo come voce del padre del protagonista). Parte come viaggio fantascientifico e procede come un avvincente thriller, con annesso finale aperto. Il merito di Jones è tutto nelle scene sul treno, a tratti ripetitive e stancanti, ma esaltate da una regia fresca e composta: in ogni caso, la confusione dilaga imperante, compromettendo la capacità di comprendere a fondo lo sviluppo. Volenteroso ma acerbo. Buona la fotografia di Don Burgess, esente da derive pacchiane in stile videogame. Musiche di Chris Bacon.