Quando il linguaggio dei bambini della piccola cittadina di South Park è volgarizzato dall'influenza del nuovo film dei loro idoli Trombino e Pompadour, gli Stati Uniti dichiarano guerra al Canada (patria natale dei personaggi) e condannano a morte i due comici. Trey Parker e Matt Stone, ideatori della serie animata nata nel 1997, portano sul grande schermo tutta la carica irriverente e l'umorismo pungente della loro creazione televisiva. Caratterizzati da un tratto grezzo e poco curato, i bambini più scorretti degli Stati Uniti qui se la prendono con tutti: cantanti come Kanye West, attori come Mel Gibson e persino figure religiose come il Papa sono nel mirino dei terribili protagonisti. Il risultato funziona a metà, tra pregi e difetti. Al primo gruppo appartiene, in particolare, la coesione concettuale e narrativa, dove le sarcastiche allegorie sono curate ed eccessive al punto giusto. Dall'altro lato, però, ci sono da segnalare alcune lungaggini di troppo, diversi passaggi fin troppi semplicistici e un ricorso alla demenzialità non sempre incisivo come avrebbe dovuto essere. Perfetto, in ogni caso, per i fan della serie.