Lo spettro
1963
Paese
Italia
Generi
Horror, Thriller
Durata
97 min.
Formato
Colore
Regista
Riccardo Freda
Attori
Barbara Steele
Peter Baldwin
Elio Jotta
Harriet Medin
Carol Bennet
Carlo Kechler
Umberto Raho
Il dottor John Hichcock (Elio Jotta), autore di bizzarre sperimentazioni mediche e tormentato marito di Margaret (Barbara Steele), viene avvelenato dall'assistente Charles Livingstone (Peter Baldwin), amante in incognita della moglie. Macabre apparizioni e fenomeni soprannaturali instilleranno, però, in Margaret il dubbio che il consorte defunto la stia perseguitando dal mondo dei morti. Quasi una costola de L'orribile segreto del Dr. Hichcock, firmato da Riccardo Freda (sempre con lo pseudonimo di Robert Hampton) nel 1962, del quale condivide tematiche orrorifiche, nome del personaggio principale (il dottor Hichcock) e la coprotagonista Barbara Steele, seppur non ne sia un sequel. A discapito di un soggetto assai semplice, che mostra notevoli similitudini con La frusta e il corpo (1963) di Mario Bava, il film è un usurato compendio di armamentario gotico, realizzato comunque con abilità nel suggestionare l'occhio dello spettatore. A una prima parte adagiata su un classico schema thriller (che vede un triangolo amoroso risolversi nel concertato assassinio di uno dei suoi elementi), segue una seconda più marcatamente horror, nella quale apparizioni cadaveriche e tenebrose sequenze evocano l'ambigua discesa nella follia di Margaret, sino all'inaspettata rivelazione finale. Oscure e felici intuizioni registiche, come la sequenze di una carrozzina che sinistramente precipita dalle scale o la soggettiva di una vittima straziata a rasoiate con il sangue a scorrere letteralmente sullo schermo, insaporiscono un piatto altrimenti prevedibile, anche se preparato con mestiere. Scritto da Freda con Oreste Biancoli; musiche di Franco Mannino.
Maximal Interjector
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