Stoker (Robert Ryan), pugile ormai al termine della carriera, viene raggirato dal suo manager (George Tobias) che scommette clandestinamente sui suoi incontri. Quando lo scopre, Stoker farà di testa sua, vincendo un incontro che avrebbe dovuto perdere. Prendendo ispirazione da un poema di Joseph Moncure March, Robert Wise firma il più significativo e importante tra tutti i suoi film degli anni Quaranta. Girato in tempo reale (la durata della storia corrisponde a quella della pellicola) è un lungometraggio capace di mantenere alta la tensione dal primo all'ultimo minuto. Lo si può definire un avvincente noir-sportivo, decisamente originale e valorizzato dalla bella fotografia in bianco e nero di Milton Krasner. Sceneggiatura (a orologeria) di Art Cohn. Wise tornerà a raccontare il mondo della boxe in Lassù qualcuno mi ama (1956) con Paul Newman.