Lo Stato contro Fritz Bauer
Der Staat gegen Fritz Bauer
2015
Paese
Germania
Genere
Drammatico
Durata
105 min.
Formato
Colore
Regista
Lars Kraume
Attori
Burghart Klaussner
Rüdiger Klink
Sebastian Blomberg
Michael Schenk
Stefan Gebelhoff
Nella Germania del 1957, in pieno tentativo di ripresa dopo il trauma della Seconda guerra mondiale, il procuratore generale Fritz Bauer (Burghart Klaussner), ebreo esiliato in Danimarca durante il Reich, scopre che un gerarca nazista è nascosto a Buenos Aires. Prova a smuovere le autorità, ma non è facile: il Paese vuole dimenticare, molti ex simpatizzanti hitleriani ora occupano posizioni di potere e per un ebreo dichiaratamente omosessuale la strada è ancor più complessa, tanto che Bauer sarà costretto a rivolgersi al Mossad, incorrendo nel reato di tradimento.
Pur animato da intenti lodevoli di ricostruzione storica e rappresentazione di una pagina non onorevole della politica tedesca che vale la pena di conoscere, Lo stato contro Fritz Bauer soffre, come molte operazioni analoghe, di una sciatteria formale che lo rende poco più interessante di un prodotto televisivo (non a caso, l'autore Lars Kraume ha firmato parecchie serie per il piccolo schermo). Un film da far vedere a una scolaresca da istruire, didascalico, sicuramente lineare nella sua volontà di denuncia di un passato tanto agghiacciante quanto incancellabile, ma poco sentito e ricercato, eccezion fatta per l’ottima performance, quasi mimetica, di Burghart Klaussner. La regia non si sforza infatti di aggiungere creatività a una vicenda che scorre da sé, esponendo i fatti senza provare a indagare maggiormente: l’argomento è delicato e i tedeschi non sempre sono i migliori osservatori del proprio trascorso, forse troppo attenti a mantenersi sul binario del politicamente corretto per risultare davvero incisivi. Un documento didattico e nulla più.
Pur animato da intenti lodevoli di ricostruzione storica e rappresentazione di una pagina non onorevole della politica tedesca che vale la pena di conoscere, Lo stato contro Fritz Bauer soffre, come molte operazioni analoghe, di una sciatteria formale che lo rende poco più interessante di un prodotto televisivo (non a caso, l'autore Lars Kraume ha firmato parecchie serie per il piccolo schermo). Un film da far vedere a una scolaresca da istruire, didascalico, sicuramente lineare nella sua volontà di denuncia di un passato tanto agghiacciante quanto incancellabile, ma poco sentito e ricercato, eccezion fatta per l’ottima performance, quasi mimetica, di Burghart Klaussner. La regia non si sforza infatti di aggiungere creatività a una vicenda che scorre da sé, esponendo i fatti senza provare a indagare maggiormente: l’argomento è delicato e i tedeschi non sempre sono i migliori osservatori del proprio trascorso, forse troppo attenti a mantenersi sul binario del politicamente corretto per risultare davvero incisivi. Un documento didattico e nulla più.
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