All'imprenditore Grant Matthews (Spencer Tracy) viene proposto di candidarsi alle elezioni presidenziali: l'idea è di una ricca ereditiera (Angela Lansbury), che ha molta influenza sullo stesso Matthews, e di un rappresentante del partito repubblicano (Adolphe Menjou). L'uomo accetta, ma dovrà accettare compromessi e bugie di ogni tipo per portare avanti la sua campagna. Sarà Mary (Katharine Hepburn), la moglie da cui si era separato, a fargli imboccare la strada giusta. Dopo lo straordinario La vita è meravigliosa (1946), Frank Capra firma un'ennesima pellicola che riprende molte delle sue ossessioni precedenti: la corruzione della classe politica, l'onestà che vince sopra tutto il resto, un individuo pronto a lottare per la giustizia. Riecheggia spesso Mr. Smith va a Washington (1939) con James Stewart, in questa commedia impegnata che ha notevoli picchi (il finale) alternati ad alcuni passaggi un po' verbosi e didascalici. A salvare la baracca contribuisce uno Spencer Tracy in stato di grazia, ben assecondato da un eccellente cast di contorno. Ispirato a una pièce di Howard Lindsay e Russel Crouse, vincitrice del Pulitzer.