Vita del generale George Armstrong Custer (Errol Flynn), dal suo arrivo a West Point nel 1857 fino alla sua morte nella battaglia di Little Big Horn del 1876. Non è semplice trovare nella storia del cinema un film storico, ma fortemente inverosimile, che sia anche una pellicola di pregevole fattura. È il caso de La storia del generale Custer, lungometraggio in cui Raoul Wash dà una visione del personaggio decisamente diversa da quella presente sui libri di Storia: Custer qui non è né un uomo arrogante e sciocco, né un feroce odiatore degli indiani. Al contrario, è rappresentato come un brillante comandante della cavalleria e dipinto come un vero e proprio eroe. Lo spettacolo è di prima grandezza: Walsh dà vita a un prodotto dal ritmo impeccabile, dove le scene d'azione riescono a bucare lo schermo e il respiro si fa sempre più epico col passare dei minuti. Raramente, prima di questo film, il regista era apparso così maturo ed efficace (fatta eccezione per Il ladro di Bagdad del 1924 e Una pallottola per Roy del 1941): ad aiutarlo c'è anche un ottimo Errol Flynn, perfettamente calato nei panni del personaggio. L'attore tornerà a lavorare con Walsh già nell'anno successivo in due pellicole: L'avventura impossibile e Il sentiero della gloria. Notevoli musiche di Max Steiner.