Gli strani amori di quelle signore
Wat zien ik
1971
Paese
Olanda
Generi
Drammatico, Commedia, Grottesco
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Paul Verhoeven
Attori
Ronnie Bierman
Sylvia de Leur
Piet Römer
Jules Hamel

Amsterdam, Red Light District. Blonde (Ronnie Bierman), esperta prostituta dall'animo gentile non più giovanissima, esercita la sua degradante professione nello stesso palazzo in cui si prostituisce anche l'amica Nel (Sylvia de Leur). Le cose cambiano quando la prima si sente attratta dal cliente sposato Piet (Piet Römer), mentre la seconda decide di trovare un compagno per cambiare vita.

L'esordio dell'olandese Paul Verhoeven è uno psichedelico dramma beat con più di una parentesi da commedia che si tinge di malinconia quando si vengono a delineare in maniera più compiuta le esistenze delle due protagoniste. Molto radicato nell'epoca in cui è stato girato, appare un ritratto che lascia intravedere il gusto per l'eccesso che esploderà nelle opere successive di Verhoeven, nonostante riesca a trovare una superficiale dimensione intima attraverso lo sguardo di Blonde e Nel. Il regista olandese, non senza cadere in qualche passaggio sgangherato (soprattutto nella descrizione della galleria dei clienti), sfiora il registro grottesco in un mix che non disdegna la presenza del freak. E la scelta di concentrarsi su due prostitute segnate dagli anni sembra muoversi in questa direzione, con una punta di malcelata misoginia. Scene e arredi di gran gusto. Pimpante, surreale e goliardico, ma anche sottilmente crepuscolare, quasi un complemento al coevo rigore fassbinderiano. Al suo primo lungometraggio, Verhoeven dimostra già una cura formale tutt'altro che trascurabile. Fotografia di Jan de Bont.

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