Louie Jeffries (Christopher McDonald) muore improvvisamente, lasciando vedova la neosposina incinta Corinne (Cybille Sheperd). Un imprevisto ai “piani alti” lo farà rinascere prima del previsto: anni dopo, cresciuto come Alex Finch (Robert Downey Jr.), incapperà nella moglie e nella figlia Miranda (Mary Stuart Masterson). Complicazioni all'orizzonte. Commedia romantica con incursioni nel soprannaturale. Nessuna deriva torbida, nonostante il possibile incesto (Miranda si innamora di colui che era suo padre): il regista Norman Jewison si concentra su una banale comicità fatta di equivoci e malintesi (con qualche inserto slapstick), affidandosi completamente alle verve degli interpreti. Preciso, pulito e di fatto inconsistente, il film scorre senza regalare sorprese o guizzi di sorta; a svettare prepotente, solo il talento di Robert Downey Jr., perfetto nel rendere lo straniamento derivante dall'inaspettata reincarnazione. Splendide ma un po' sottotono Cybille Sheperd e Mary Stuart Masterson; l'imbolsito Ryan O'Neal (nei panni di Philip, compagno di Corinne) è da dimenticare. Luminosa fotografia di William A. Fraker; musiche di Maurice Jarre, con candidatura a Oscar e Golden Globe per la hit After All (cantata da Cher e Peter Cetera).