Stringi i denti e vai!
Bite the Bullet
1975
Paese
Usa
Genere
Western
Durata
132 min.
Formato
Colore
Regista
Richard Brooks
Attori
Gene Hackman
Candice Bergen
James Coburn
Ben Johnson
Ian Bannen
Jan-Michel Vincent
All'inizio del Novecento, il giornale Western Press organizza una massacrante gara di resistenza a cavallo, lungo settecento miglia da percorrere in una settimana. Partecipano, tra gli altri, due grandi amici e veterani della guerra di Cuba (Gene Hackman e James Coburn), un'ex prostituta (Candice Bergen), un anziano cowboy (Ben Johnson), un giovane violento e arrogante (Jan-Michel Vincent).
Terzo western per Richard Brooks (anche sceneggiatore) dopo L'ultima caccia (1956) e I professionisti (1966). Come i due precedenti, è percorso da una vena di amarezza e di crepuscolarismo, a ribadire come il rapporto tra il regista e l'epopea della Frontiera sia all'insegna della disillusione. Allo stesso tempo, è un film decisamente più scanzonato, dominato da un grande senso dell'avventura, che sa miscelare con sapienza violenza e umorismo. Brooks sfrutta abilmente un topos fondamentale dell'epica statunitense – il tema della corsa, sullo sfondo degli sterminati paesaggi del West – per raccontare il tramonto di un'era (l'epoca dei cavalli e dei cowboy cede il posto al secolo dei mezzi meccanizzati, delle guerre d'oltremare, della ricerca esasperata del benessere), per costruire un'amara critica agli aspetti più violenti della società americana e per proporre temi di grande modernità (ecologismo, femminismo). A incarnare la visione dell'autore è soprattutto il malinconico personaggio di Hackman, ottimo interprete in un cast stellare di grande efficacia. Fotografia di Harry Stradling Jr., musiche di Alex North.
Terzo western per Richard Brooks (anche sceneggiatore) dopo L'ultima caccia (1956) e I professionisti (1966). Come i due precedenti, è percorso da una vena di amarezza e di crepuscolarismo, a ribadire come il rapporto tra il regista e l'epopea della Frontiera sia all'insegna della disillusione. Allo stesso tempo, è un film decisamente più scanzonato, dominato da un grande senso dell'avventura, che sa miscelare con sapienza violenza e umorismo. Brooks sfrutta abilmente un topos fondamentale dell'epica statunitense – il tema della corsa, sullo sfondo degli sterminati paesaggi del West – per raccontare il tramonto di un'era (l'epoca dei cavalli e dei cowboy cede il posto al secolo dei mezzi meccanizzati, delle guerre d'oltremare, della ricerca esasperata del benessere), per costruire un'amara critica agli aspetti più violenti della società americana e per proporre temi di grande modernità (ecologismo, femminismo). A incarnare la visione dell'autore è soprattutto il malinconico personaggio di Hackman, ottimo interprete in un cast stellare di grande efficacia. Fotografia di Harry Stradling Jr., musiche di Alex North.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare