Seconda guerra mondiale. Il sergente Peterson (William Holden) fatica a concentrarsi sul conflitto: da quando si è innamorato compie un errore dietro l'altro e non riesce più a dimostrare la fermezza precedente. Viene mandato a casa per sposarsi, ma il desiderio di tornare con i suoi commilitoni è troppo forte. Pellicola banalissima diretta da Michael Curtiz con la mano sinistra. Il regista di Casablanca (1942) è irriconoscibile e, al posto del suo stile solitamente secco ed elegante, scade nella retorica e in una lettura politico-propagandistica urlata e piuttosto controversa. Tra i titoli meno convincenti della filmografia di Curtiz, è un lungometraggio a cui non sembra credere nessuno, William Holden compreso.