Sulle ali dell'avventura
Donne Moi des Ailes
2019
Paesi
Francia, Norvegia
Genere
Avventura
Durata
113 min.
Formato
Colore
Regista
Nicolas Vanier
Attori
Jean-Paul Rouve
Mélanie Doutey
Lilou Fogli
Dominique Pinon
Philippe Magnan
Christian (Jean-Paul Rouve) si è separato da Paola (Mélanie Doutey) e si è trasferito lontano dalla città, in Camargue, dove ha elaborato un piano, al limite della legalità, per salvare le oche selvagge dall'estinzione. A bordo del suo ultraleggero vorrebbe indicare loro una rotta migratoria alternativa, che le porti sane e salve dalla Norvegia fino a casa, nel sud della Francia, preservandole dallo scontro mortale con cavi elettrici, carenza di cibo, aeroporti, inquinamento luminoso e bracconaggio. Suo figlio adolescente Thomas (Louis Vazquez), costretto a passare le vacanze col padre, lontano dai videogiochi, si scoprirà pian piano altrettanto appassionato al progetto e diventerà il protagonista di un’avventura nei cieli d’Europa.
Diretto dal regista di Belle & Sebastien (2013), Sulle ali dell’avventura è un prodotto per famiglie connotato dal giusto grado di premesse avventurose ma, negli esiti, totalmente standardizzo e quasi sempre inutilmente retorico e strappalacrime. Nicolas Vanier si conferma autore avvezzo a esplorare il rapporto tra l’uomo, l’ambiente e il regno animale, ispirandosi direttamente alla storia vera dell’ornitologo Christian Moullec, soprannominato “birdman”, ma non si smarca da tutti gli enfatici limiti del caso. Molti snodi di scrittura appaiono poi eccessivamente trasandati e lasciati al caso, tanto che l’indigesta e zuccherosa ma comunque innegabile spettacolarità di certe sequenze e situazioni avrebbe probabilmente trovato miglior sbocco ed esito in un approccio non di fiction, più incline alla documentazione pura e semplice che alla ricostruzione malmostosa. Vanier ha raccontato la medesima storia anche in un omonimo romanzo edito in Italia da Sperling & Kupfer, mentre il vero Moullec ha prestato la sua collaborazione alla sceneggiatura ed è intervenuto in sede di riprese per rendere più verosimili possibili le coreografie delle oche in volo. Il protagonista Jean-Paul Rouve è noto presso il pubblico transalpino soprattutto per il ciclo comico della famiglia dei Les Tuche, riproposto in Italia dalle commedie di Fausto Brizzi Poveri ma ricchi (2016) e Poveri ma ricchissimi (2017), entrambe con protagonisti i nostrani Tucci. Ottimo successo in Francia con oltre un milione di spettatori.
Diretto dal regista di Belle & Sebastien (2013), Sulle ali dell’avventura è un prodotto per famiglie connotato dal giusto grado di premesse avventurose ma, negli esiti, totalmente standardizzo e quasi sempre inutilmente retorico e strappalacrime. Nicolas Vanier si conferma autore avvezzo a esplorare il rapporto tra l’uomo, l’ambiente e il regno animale, ispirandosi direttamente alla storia vera dell’ornitologo Christian Moullec, soprannominato “birdman”, ma non si smarca da tutti gli enfatici limiti del caso. Molti snodi di scrittura appaiono poi eccessivamente trasandati e lasciati al caso, tanto che l’indigesta e zuccherosa ma comunque innegabile spettacolarità di certe sequenze e situazioni avrebbe probabilmente trovato miglior sbocco ed esito in un approccio non di fiction, più incline alla documentazione pura e semplice che alla ricostruzione malmostosa. Vanier ha raccontato la medesima storia anche in un omonimo romanzo edito in Italia da Sperling & Kupfer, mentre il vero Moullec ha prestato la sua collaborazione alla sceneggiatura ed è intervenuto in sede di riprese per rendere più verosimili possibili le coreografie delle oche in volo. Il protagonista Jean-Paul Rouve è noto presso il pubblico transalpino soprattutto per il ciclo comico della famiglia dei Les Tuche, riproposto in Italia dalle commedie di Fausto Brizzi Poveri ma ricchi (2016) e Poveri ma ricchissimi (2017), entrambe con protagonisti i nostrani Tucci. Ottimo successo in Francia con oltre un milione di spettatori.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare